New York, fine anni ’40. Ha piovuto. La manutenzione delle strade non è granché. Una coppia vuole lasciare il marciapiede per prendere un autobus. Lui ha saltato, mettendo un piede in una grande pozzanghera. Lei si appoggia a lui e salta, sperando di scavalcare l’ostacolo e di salvare le scarpe alla moda.
Niente di che, dice questa foto tratta da Twitter. Eppure, a ben guardare, essa parla di due ‘cose’ importanti: la gentilezza di lui (il marito? uno sconosciuto?) e la fiducia di lei.
La prima – la gentilezza – non è solo buona educazione, evoca qualcosa in più: un pizzico di solidarietà e di complicità.
La seconda – la fiducia – ha la stessa radice di fede e di affidarsi, cioè richiama l’inevitabilità, per noi umani, del contare su altri per sopravvivere (da appena nati) o più banalmente per non bagnarci troppo le calzature nuove.
“De minimis non curat praetor” era un vecchio proverbio latino: il giudice non dà attenzione a faccende d’infima importanza. Noi, invece, togliamo il ‘non’ e ci curiamo anche dei segnali minimi: “Dio si scorge anche in una goccia” o “la rivoluzione si vede nei dettagli”.