Rovesciamento

Questa immagine mostra quel che, se potessero parlare e scrivere, direbbero gli animali di noi, donne e uomini tutti.

Farebbero manifestazioni per difendere il pianeta, che accomuna gli abitanti della Terra, e si batterebbero per la salvaguardia delle specie a rischio.

Non solo degli orsi bianchi, colpiti dal riscaldamento globale e dalla caccia (illegale); non solo di altri tipi di fauna, avviati alla scomparsa per il tracollo della biodiversità. No, proprio degli umani, per nulla ‘sapientes sapientes’ e invece in via di instupidimento collettivo.

Il (finto) orso di questa vignetta invoca il salvataggio della specie più progredita, la nostra, la quale sta – allo stesso tempo – avvelenando e uccidendo l’ambiente (di tutti i viventi), così come sta perdendo sé stessa, la propria capacità di vivere e far vivere, capire, dubitare, correggersi, progredire, immaginare, comunicare.

È in atto un suicidio degli umani, che coincide con l’ecocidio: il tutto in un’era di illusioni tecnologiche, arroganza intellettuale, impoverimento etico.

“Sei un vecchio pessimista, un catastrofista che non capisce nulla” sono o saranno le critiche di molti.

Può darsi. Ma può darsi anche che – come io credo – suonare l’allarme sia un serio contributo alla salvezza e a un nuovo tipo di progresso. Comunque io sto con l’orso: “Salvate, salviamo gli umani” (e anche i plantigradi e le zanzare…).

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