Assassini?

Tempo di lettura: 1 min

Mi e vi chiedo: decine di indagini giornalistiche e ora giudiziarie, centinaia di testimonianze di malati e famigliari e medici e infermieri, le opinioni di tanti virologi hanno denunciato la gestione della Sanità pubblica della Regione Lombardia, dal pregiudicato Formigoni allo spregiudicato Fontana, passando per vari assessori e funzionari corrotti e/o incompetenti.

È evidente che il semi-smantellamento della sanità pubblica e in particolare della medicina del territorio, il disgoverno delle RSA piene di anziani, le scelte folli – in settimane cruciali – circa i tamponi e i vari tipi di diagnosi, il permanente occultamento di dati cruciali, lo spreco da 1 milione a paziente dell’ospedale marcato Lega e CL, le memorabili comunicazioni giornaliere dell’assessore Gallera (poi tacitato dai suoi stessi sodali), eccetera: è evidente che tutto ciò ha reso questa regione quella con la metà dei morti di tutt’Italia, con decine di migliaia di defunti in più rispetto alle altre aree del Bel Paese, dell’Europa, del mondo.

Quasi tutti i quotidiani (on e off line) del Pianeta hanno notato l'”eccellenza” della Lombardia a guida salviniana, misurabile in bare. Dunque, non c’è alcuno sciacallaggio nel chieder conto a questa destra di tale massacro.

Qualcuno ha chiamato ‘assassino’ il gruppo dirigente regionale. Io escludo ogni volontà di uccidere, ma è possibile chiamare in giudizio costoro almeno per incompetenza e cialtroneria?

Certo, i cittadini esprimono opinioni diverse dalle sentenze dei giudici. Ma hanno il diritto (e in taluni casi il dovere) di usare termini forti per denunciare la responsabilità politica dei mal-fattori, di quelli che mal fanno.

Si chiama democrazia, ragazzi, non diffamazione: specie quando in ballo ci sono decine di migliaia di morti, vari dei quali evitabili.

Lascia un commento