“Se il progresso promesso non arriva mai o – se arriva – non sembra un gran progresso. Se le speranze si trasformano in delusioni. Se i progressisti sono percepiti come élitari. Se il futuro è una nera minaccia. Se non conosci esempi di chi è riuscito a liberarsi. Allora può sembrarti che il ritorno al passato, la re-azione, sia migliore del triste presente e del tristissimo domani”. (Enrico Finzi, Il Giorno, 1991)
Perché mi cito? Non per vantarmi: “io l’avevo detto”. Ma perché, quasi tre decenni dopo, siamo ancora fermi li. Ed è triste.