Felici mescolanze

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Uno dei più recenti video virali sul web è quello di una gallina che, smossa da un tizio, fa emergere cinque gattini neonati che sta ‘covando’, proteggendo, scaldando.

La cosa ha scatenato ondate di ‘like’, emozioni, commenti stupefatti e gioiosi.

Propongo ora l’immagine di una gatta che allatta insieme un suo figliolo neonato e un piccolo scoiattolo rossastro, abbandonato dalla sua neo-madre.

Immagino le reazioni, all’insegna dell’affettuosa meraviglia per il tenero incontro tra specie diverse.

E mi chiedo: perché i razzisti odiano l’incontro tra individui diversi (per esempio per il colore della pelle)? perché vogliono separare le razze fisiche, le etnie, le culture, le religioni? perché temono e odiano il meticciato?

C’è in loro – nei razzisti più o meno dichiarati – qualcosa che confligge con la natura, l’umanità, molte fedi. C’è il terrore della contaminazione, dimentico dal valore genetico della mescolanza. C’è un’eticamente impura esaltazione della (presunta) purezza, dell’identità non multipla, del non intreccio tra storie e geni distinti. C’è un mix di ignoranza e di mal riposto orgoglio nella propria (falsa) superiorità. C’è un blasfemo e disumano orientamento alla discriminazione e all’odio.

È un nemico pericoloso, che già ha fatto danni immensi nella storia. Ed è – mi pare – un nemico da combattere: so che, tra le forze politiche, molte si sono alleate nel sostegno al governo dell’Ottimo tra i Migliori; io, invece, credo che pagheremo dazio in futuro, quando ci accorgeremo di aver legittimato le destre razziste. Passando da un Draghi, che cova le uova di drago, da cui nasceranno molti draghi destinati ad accelerare la rovina dell’Italia e dell’Europa.

 

Credits: dal web

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