Uscire dalla crisi

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Sòno si occupa di aiutare la gente a sbloccarsi, a superare un momento di crisi relazionale, professionale, etica, da cambiamento subito o scelto, eccetera. Dalla nostra storia quasi quadriennale e dalle ricerche svolte crediamo di aver messo a fuoco dei punti fermi. Vediamone alcuni.

È bene vedere con chiarezza i termini e le responsabilità della crisi, non sentendosi sempre in colpa per essa, ma anzi sapendo essere auto-critici ma anzitutto capaci di individuare la ‘cattiveria’ del sistema e di singoli individui: la troppa rabbia blocca ma una sana aggressività aiuta a non perdere fiducia in sé.

Poi è utile capire che è sempre possibile un’altra soluzione, non credere di essere impotenti in un vicolo cieco: dedicarsi a immaginare una o più vie alternative (spesso contro gli equilibri sin qui perseguiti) è di per sé decisivo, salvifico. Ciò significa guardare la realtà, inclusa la propria, con uno sguardo diverso, inconsueto.

Crisi – l’ho già ricordato in questo blog – viene dal greco decidere, deliberare, scegliere di muoversi tra più opzioni: “mutare il proprio modo di entrare in relazione con la realtà è già cambiare, poiché lo sguardo è azione”, diceva il nostro ispiratore Abraham Maslow (quello del “to see is to act”). Di più: ogni crisi non può essere affrontata in solitudine, dato che “to share the problem with others is the beginning of the solution”, come a dire che solo le relazioni con altri aiutano nel sopportare la fatica del vivere e nell’aprire vie nuove.

Infine (per stavolta) dalle crisi si esce opponendosi e non piegandosi ma anche facendo sentire la propria voce forte e chiara, di fronte a sé è agli altri, nel proprio foro interiore e sulla scena della vita. Ecco perché i nostri tecnici si chiamano Tuner, sintonizzatori.

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