Sostituzione

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Gli etno-sovranisti denunciano un complotto a direzione ebraica (Soros, ecc.) volto alla de-cristianizzazione dei Paesi europei e degli Stati Uniti, che si realizzerebbe con l’immigrazione organizzata di orde di islamici, neri, barbari vari.

Come espressione consapevole del complotto ebraico-bolscevico (v. l’appena tradotto da Einaudi “Uno spettro si aggira per l’Europa” di Paul Hanebrink), vorrei confermare tale complotto, pur non conoscendo Soros.

Sì, quando parlo a un semaforo con un ‘vu cumprà’ senegalese laureato a Dakar, penso che sia meglio lui del tassista leghista ignorante come una capra (la licenza gliela diede la giunta Moratti) che vorrebbe ‘metterli sotto tutti’.

Quando incontro un assessore comunale rom di una cittadina dell’Emilia penso che preferisco lui ai tanti sindaci di centro-destra che evocano sempre le ruspe o i mitra per ‘risolvere finalmente il problema’, come fecero i loro antenati nazisti che di zingari ne fecero fuori mezzo milione nei lager.

Quando, nelle molte Case della Carità che giro in Italia, ascolto tante donne col velo raccontare le loro terribili peripezie e l’invito ai loro figli a integrarsi e a studiare, le preferisco ai cattivisti anti-islamici che spargono odio e tradiscono la nostra tradizionale cultura dell’accoglienza.

Sì, anche se non organizzo alcuna sostituzione etnico-religiosa, sono certo che dar via 3 milioni di cattivi Italiani cattivi per aver in cambio 5 milioni di ‘altri’ (integrandoli) migliorerebbe – come ogni innesto – la cosiddetta razza, la cultura, l’equilibrio demografico del Bel Paese.

Ma gli ebrei bolscevichi e atei sarebbero sotto tiro comunque: come potrebbero essere accettati dai Paesi di arrivo tanti cattivi individui cattivi?

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