Sentirsi odiati da tutti

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Nella ricerca di diventare se stessi, in consonanza con le proprie caratteristiche e potenzialità, il sentirsi perseguitati dagli altri è un ostacolo massiccio.

A Sòno, nei percorsi di auto-individuazione, incontriamo donne e uomini che si sentono non solo disconosciuti ma anche guardati con ostilità. Siamo attenti a esaminare le singole storie: non è giusto pensare che siano paranoici coloro che vengono davvero perseguitati.

Ci preoccupiamo quando la persona afferma che quasi tutti gli umani sono interessati, cattivi, egoisti, ignoranti, stupidi, mentitori, inaffidabili. Allora diviene legittima l’ipotesi che il soggetto abbia molto sofferto – spesso dalla prima infanzia – d’un deficit di amore, affettuosità anche fisica, interesse percepito, apprezzamento.

Spesso l’impressione di essere odiati porta a un rilevante disagio esistenziale e a forme di aggressività reattiva, che non contribuiscono a buone relazioni interpersonali e a un grado adeguato di auto-realizzazione.

I ripetuti ‘racconti di sé’ aiutano in genere gli individui a ‘vedere’, a riconoscere le ferite subite, a ragionare spontaneamente sui blocchi che esse determinano.

Anche se, come vedremo, pure l’opposto, ossia il credersi ammirati da tutti, nasconde a volte delle vere e proprie trappole.

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