Ricominciamo

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Era prevedibile ma fa comunque impressione. Il pensiero unico ritorna all’attacco, per ‘prevedere’ e auspicare il dopo-coronavirus.

L’obiettivo? Far sì che la ripresa mantenga e aggravi l’andazzo precedente, quello che ci ha portato al disastro.

Straordinario, nella sua copia di Berlusconi, il messaggio ai suoi venditori di pubblicità di Urbano Cairo, ex-assistente dello pseudo-Cavaliere (quello delle ‘belle braghe onte’ – sporche nel dialetto veneto – d’una celebre canzone popolare): un intervento identico a quello fatto da Silvio in mia presenza, ai venditori di Publitalia nel 1983 (molti finiti in politica e in carcere). 37 anni passati invano, con gli imprenditori – in parte citati da Cairo – sempre pronti a investire allegramente per chiudere questa seccante parentesi.

Ineffabile l’articolo di Galli della Loggia, che spiega come dovremo rafforzare i poteri del premier (è dagli anni ’50 che Almirante, sovranisti e golpisti vari sognano la Repubblica presidenziale, senza contrappesi, naturalmente).

Confindustria chiede soldi (‘business as usual’) e resiste nei fatti alle richieste di sicurezza dei sindacati, sollecitando il riavvio immediato dello sfruttamento dei lavoratori, magari tramite il neo-servile ‘smart working’.

Qualche modesto provvedimento sarà preso per la ‘gig economý’, così da permettere ai nuovi schiavi di non morire per continuare a estrarre valore da loro.

Il sistema sogna di riprender la festa ‘gabbato lo santo’. Accorgiamocene subito, organizziamoci per non permetterlo. MAI PIÙ COME PRIMA

Un commento su “Ricominciamo”

  1. Sembra che anche questa volta la lezione non sia servita! Cosa deve accadere ancora per capire che continuando come prima, ci porterà in breve tempo al disastro sociale, anticamera per ritornare ad uomo solo al comando. Redeo

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