Dare e ricevere protezione

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Una favola kenyota narra di un grosso ippopotamo del fiume Mara che fu richiesto da un giovane coccodrillo di traghettarlo da un lato all’altro del grande corso d’acqua, poiché era stato ferito a una zampa e aveva difficoltà a nuotare.

Gli uccelli che erano soliti riposare sulla schiena dell’ippopotamo si lamentarono con lui di aver perso il loro ‘parcheggio’ a favore del coccodrillo.

L’ippopotamo rispose che la legge della natura impone di aiutare i malati, i disabili, i più deboli se non sono un pericolo o un alimento.

Tanti anni dopo l’ippopotamo, ormai alla fine dei suoi giorni, venne allietato dal canto di quegli stessi uccelli, memori dell’insegnamento da lui ricevuto. Morì sereno.

Da allora la popolazione locale ha instaurato un rito funebre: quando qualcuno nel villaggio sta per morire, tutti i bambini cantano e fischiano per lui, ricordando di esser stati tenuti in grembo o sulla schiena dalle madri o da altri paesani.

I saggi concludono: proteggi qualcuno e sarai protetto da tutti.

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