La buona politica

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Si dice che la politica è in crisi. Lo è perché troppi pensano che non si veda una buona politica.

Ma cos’è un politica davvero buona? È quella che diversi cittadini (non tutti) avvertono, anzitutto, come espressione di ideali e valori (che, se sono veri, implicano una scelta, un prender posizione). Poi è quella che tutela certi interessi (inevitabilmente in conflitto con altri). Indi è quella che coniuga intransigenza etico-comportamentale col rispetto per coloro che dissentono.  Infine è quella che non nasconde problemi e difficoltà e ‘guarda lungo’, cioè pensa e progetta non a breve termine, decisa anche a ‘pagar dazio’ pur di non chiudersi nell’immediato, fornendo così un disegno del futuro e dunque una speranza.

In altri termini, la buona politica – onesta, veritiera, appassionata – è critica dell’esistente, ragiona nel lungo periodo, vuole e sa essere di parte, si contrappone ad altri portatori di interessi e valori, sceglie dandosi dei nemici e mirando a batterli.

Negare il carattere oppositivo della politica vuol dire corromperla, falsificarla, ucciderla. Essere e agire ‘contro’, optare per taluni gruppi sociali a scapito di altri, promuovere azioni di rottura pure sul terreno dei valori: tutto ciò è l’essenza della democrazia pugnace, non rammollita.

Abbiamo bisogno di partiti, di organizzazioni di parte, per migliorare la società e noi stessi. Solo chi mira a raccattare ogni singolo consenso prostituisce la politica, magari via social e fake news. Meglio stare da una parte sola per contribuire al rinnovamento del tutto.

Un commento su “La buona politica”

  1. Un grande sincero grazie,caro Enrico,per le tue pillole di saggezza, buon senso e verità. È un grande aiuto alla sopravvivenza quotidiana e alla ricerca di positività. Gpaolo

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