Anagrafe

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Pensateci: anche la compilazione di un modulo standard può dare stimoli di riflessione. Ecco qualche esempio, che mostra che cosa certa gente capisca di domande assolutamente banali.

Sesso: “niente da 10 anni” oppure – con orgoglio macho – “enorme!”.

Età: “senile” o “terza”, ma anche (impagabile) “giovanile”.

Stato civile: “no” di un cittadino impoverito, disoccupato, senza aiuti.

Indirizzo: “artistico” (subito prima aveva indicato “liceo” come titolo di studio).

Padre: “no” (il soggetto è minorenne).

Madre: “no”, con l’aggiunta “ho scritto sopra che sono maschio”.

Località: “pub” (confuso con “locale”).

Residenza: “a casa”.

Lingue: “una”.

Professione: “cattolica”.

Data: “sì” (ragazza spregiudicata).

E poi dicono male della pubblica amministrazione…

 

Credits: dal web

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