Amaro Stil Novo

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Tempo fa ho pubblicato in questo blog un piccolo Stimolo, legato ai risultati di una ricerca – svolta in diversi Paesi inclusa l’Italia – che raccontava come nella gran parte dei casi X si fosse innamorato di Y (non importa se uomo o donna) perché il partner la o lo amava. Una mia amica, Margherita Bignardi, mi ha mandato il seguente testo:

“Amor che a nullo amato amar perdona”. Col celebre verso di Dante, la prima ‘verità’ è stata proclamata urbi et orbi nel Trecento, ma già alla fine del Duecento nel ‘Trattato d’amore’ di Andrea Cappellano figurava la regola: «L’amore non può rifiutare nulla all’amore».
Però, però… Sarà perché sono stata giovane e più volte innamorata molti secoli dopo il Dolce Stil Novo, ma la mia esperienza personale e generazionale testimonia tutt’altra storia. A me più che una ‘verità’, questa dell’amore del soggetto trionfante sull’oggetto d’amore appare come un ‘wishful thinking’, o un’ingannevole petizione di principio, che di fatto ha contribuito a spezzare il cuore di legioni di illusi d’ambo i sessi. Forse perché i predatori e le predatrici sentimentali, ancora più pericolosi di quelli sessuali puri, sono spietati narcisisti abilissimi nel camuffarsi da trepidi amanti, per poi gettare la maschera appena la vittima ha abboccato*?
Altro grattacapo: grazie alla ricerca che citi sappiamo come si sono create le coppie tuttora esistenti, quali meccanismi e dinamiche si sono attivati soggettivamente nella fase dell’innamoramento. Ma perché non indagare anche su cosa è successo dopo, su come sono cambiati i rapporti di forza amorosi in quelle stesse relazioni agli occhi dei loro protagonisti?
* Andava spesso così, come in questa mia antica poesiola.
MY PLACE OR YOURS?
Un sorriso o neppure
Distratti complimenti
Gettati come sassi
Nella città-palude
Nel buio del taxi
Dietro maschere dure.

Condivido le obiezioni: se pur oggi sappiamo qualcosa sui processi di innamoramento, poco o nulla conosciamo dell’esito degli amori dopo la prima fase, spesso eroica.Ho, però, un sospetto: che il giusto odio mostrato da Margherita nei confronti dei predatori sentimentali nasconda una più generale svalutazione del corteggiamento stesso. Esso significa fare la corte a qualcuno/a, cercando di conquistarne l’attenzione e l’affetto con gentilezze, complimenti e simili: tutto ciò mi pare apprezzabile, anche perché le uniche due alternative sarebbero lo stupro o l’acquisto.

Certo, esistono imbroglioni anche in questo settore, ma – siamo onesti – molte e molti ricordiamo con calore le azioni di ‘intortamento’ (simpatico termine emiliano-romagnolo) fatte o ricevute. Senza dubbio, a volte tali azioni sono espressione del diffondentesi Amaro Stil Novo, ma ciò non è un buon motivo per denigrare o rifiutare le dolcezze della seduzione.

Un commento su “Amaro Stil Novo”

  1. Pienamente d’accordo con le Sue obiezioni, il corteggiamento….. o “Intortamento”…. sono indispensabili, a mio avviso nel favorire un quanto mai “primo avvicinamento ” tra i due protagonisti. E poi dai, e’ bello corteggiare ed essere corteggiatie’ li’ che diamo il meglio di noi stessi, mostriamo le ” piume piu’ belle e colorate, facciamo le danze piu’ originali affinche’ l’altro/a ne resti affascinato /a. Se c’e’ buona fede e non nascisismo, mi pare che questo sia uno dei periodi piu’ bello dell’innamoramento.

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